di stupidocane
Dunque, anni fa veniva in ditta da me un rappresentante di macchinari, un tipo paffuto e gioviale, che ogni volta che se ne andava mio padre diceva sempre
"E' forte Pantasso, un bergamasco simpatico".
E questo è l'antefatto.
Un bel giorno, sto rappresentante fa la sua solita capatina in azienda ma mio padre non c'è, quindi mi chiede se può richiamarlo quando torna.
Mi da il suo numero.
Prendo carta e penna, lui si mette in fianco a me a dettarmi il numero e scrivo "Per papy chiama Sig. Pantasso".
Al che lui mi fa "Ehm, Rota, mi chiamo Rota"...
e voi direte: Si, vabbè, ma non fa ridere... leggete oltre...
Post facto.
Torna mio padre, gli dico che è passato Rota e gli chiedo con candore: "ma non si chiamava Pantasso?"
Mio padre fa un sorriso dicendomi: "No, perchè?"
"Perchè quando mi ha lasciato il numero di telefono, sul bigliettino ho scritto 'CHIAMARE SIG PANTASSO' con lui in fianco che leggeva quello che scrivevo e..."
Non faccio in tempo a finire la frase che mio padre si mette a ridere da sganasciarsi e tra una risata e l'altra riesce a dirmi che Pantasso è un vocabolo bergamasco per definire uno grasso che non ha voglia di fare un c...
ma non finisce qui, perchè tra un singulto e l'altro va a raccontarlo a mio zio...
Faccio due più due e realizzo appieno il significato dello sguardo con il quale il Sig. Rota mi ha lasciato uscendo...
Sono passati un po' di anni, ma a ripensarci sento ancora sul coppino il gelo che si era creato in ufficio alla lettura della parola "Pantasso" da parte del Rota... alle fiere espositive, siccome è una presenza fissa, quando lo vedo cerco di mimetizzarmi con l'ambiente per non farmi vedere... anche a costo di nascondermi sotto la moquette rossa dei camminamenti...
edito perchè me n'è venuta in mente un'altra:
Avevo 13 anni o giù di li, i primi tempi in cui cominci a guardare le ragazzine e loro guardano te. Bene, ad una festa di paese, c'era un gruppetto di "gnocche" dall'altra parte della strada. Io, decido di andare verso quella direzione passando sotto ad una staccionata abbastanza alta. Arrivato a due passi dalla staccionata, spicco un agile balzo, mi aggrappo alla trave, scivolo sotto con movimento aggraziato, si stacca la trave, me la tiro sulla sulla testa, ci rimango sotto... naturalmente il tutto sotto lo sguardo delle anzidette "gnocche"....