Questa di mi_diverto me l'ero persa!!! quante risate.... $_° $_°
Mi sembra di sentire mio cugino che, avendo una bellissima figlia di 17 anni, ha le stesse preoccupazioni....pensa che non accetta nemmeno di mandarla con me per un week-end a Londra.... 8_)
In ogni caso, questo decalogo lo stampo e domenica prossima lo consegno a lui, sicuro che lo sottoscriverà, controfirmerà e lo proporrà al governo italiano come disegno di legge da approvare con la massima urgenza (chissssenefrega della crisi economica...la mia "bambina" è più importante!!!)
A parte questo, io e te, caro mi_diverto, ci conosciamo di persona. Sei una persona brillante, divertente, intelligente, con cui ho sempre avuto un enorme piacere conversare.
Quindi mi permetto di fare anche a te le stesse osservazioni che faccio ogni volta a mio cugino, scherzandoci un pò sopra. Non dico che siamo coetanei (tu fortunatamente hai qualche anno di meno, mentre mio cugino ne ha solo due di più, e quindi da adolescenti siamo cresciuti insieme, frequentando le stesse compagnie).
Quando noi avevamo dai 16 ai 20 anni, l'unica cosa che ci interessava (ammettilo, anche tu) era conoscere ragazze, e non per parlare dell'ultima collezione di barbie dell'ultimo successo dei Pooh. E quindi le sere di libera uscita erano dedicate a questo.
Immagina quindi la scena (parlo in prima persona, ma riguarda anche te e mio cugino).
Conosco una bella ragazza, inizio a parlarle, dopo ore di discorsi dove cerco di apparire serio e di buoni principi riesco a fissare un appuntamento per andare a mangiare una pizza il sabato dopo, ma già immaginando nella mia testolina malata furibondi ammazzacaffè a base di "bibite a base di limone" e via di crescendo: ma arriva la fatidica richiesta "prima devi presentarti a mio padre, altrimenti non mi lascia uscire".
Il fatidico sabato sera mi preparo per la grande serata.
Mi vesto di tutto punto (vabbeh....ai nostri tempi l'abbigliamento era diverso da quello di oggi, non si vedevano le mutande ma avevamo le camicie sbottonate, o le magliette attillate con il pacchetto di Marlboro arrotolato nella manica corta), mi presento a casa della fanciulla...e cosa trovo?
Uno sbarramento che al confronto il muro di Berlino era il gradino di una scala condominiale. Superato tra mille titubanze il primo ostacolo, sento una voce che mi chiede la "parola d'ordine". Penso...quale sarà? ....boh... "mi piace tua figlia"...."sai che con tua figlia ci farrei volentieri un giro?"......"vecchio bacucco...mi molli la tua sfitinzia che ci faccio due salti?".....No...non credo siano queste.....poi scopro che la parola d'ordine per accedere al secondo livello (perchè è bene capirsi...siamo solo al secondo livello...) è
"lascio uscire mia figlia con te dopo averti visto e, se mi vai bene, accetto dietro giuramento con versamento di cauzione se non la porti più lontano di 10 metri da casa, se state rigorosamente in piedi sotto il lampione da 10.000 watt che ho installato apposta lungo il viale e se me la riporti davanti alla porta di casa entro 10 minuti previa verifica che tutte le mollette dei capelli e quelle che ho disseminato su tutti i suoi vestiti non si siano spostate nemmeno di un millimetro altrimenti ti taglio le mani".
Caspita....non me la ricorderò mai....cerco di trattare con papà Filippo mi_diverto (penso anche..... visto come rompe le balle con sua figlia, forse si diverte lui....io no di sicuro...)per accordarmi come parola d'ordine il mio codice fiscale e il codice IBAN, così, in caso di danni, può effettuare direttamente il prelievo dal conto.
Alla fine supero il secondo livello, e dietro una grata rinforzata con delle sbarre che sono larghe come i tralicci dell'enel appare un volto dipinto di nero, con un elmetto coperto da erbe, fieno e paglia, e che imbraccia una mitragliatrice che quella di Rambo sembra un modellino della Mattel.
Vengo buttato contro il muro, perquisito, mi vengono requisite le cicche Vivident che avevo appena comprato (mi dice che gonfiandole possono servire ad altri scopi....bohh....), con una graffatrice industriale mi sigilla la patta dei pantaloni (domanda...e se bevo una birra che è notoriamente diuretica...come faccio????), mi fa promettere che porto sua figlia in una cella frigorifera con sedie in alluminio, senza musica, e dove ci siano almeno altri 50 disperati come me che hanno beccato una ragazza con un padre come lui, dopodichè mi lascia andare; ma sento il circolino del puntatore laser costantemente puntato sul collo.
Dopo 10 minuti, congelato, tristissimo e affamato (a piacenza non ho trovato una pizzeria a -30° con le sedie in alluminio) gli riporto la figlia. In attesa del controllo ricevimento figlia, mi lega al lampione (probabilmente per scoraggiare eventuali futuri pretendenti). Controlla ad una ad una le 378 mollette disseminate sui vestiti della poveretta, la interroga su quanto è avvenuto e, una volta verificata l'integrità della figlia, mi slega dal lampione e mi dice "bravo ragazzo; se continui così, il prossimo sabato potrai ancora venire a prendere mia figlia, e sarai il benvenuto in casa mia".
Resto senza parole, un pò perchè la lingua è ancora congelata e attaccata al palato, un pò perchè dopo dieci minuti appeso a testa in giù al lampione ho poca capacità di connettere, un pò perchè penso che se questo è il suo benevenuto chissà come esprime la sua ostilità verso un pretendente. Alla fine riesco a uscire dal bunker, riprendo una temperatura corporea almeno sopra lo zero assoluto, e penso: non ce la posso fare.....non avrò mai una ragazza....
Ciao Filippo, se i genitori fossero stati tutti come te e mio cugino, nessuno di noi si sarebbe mai sposato!
Al prossimo incontro. 8_) 8_)