Comincio io con...
73) Back in Black (AC/DC)Poteva essere altrimenti? :x
Pubblicato nel 1980, l'album rappresenta LA pietra miliare dell'hard rock. E' il secondo disco più venduto della storia dopo "Thriller" di Michael Jackson, e a più di 25 anni dalla sua uscita rimane stabilmente in bella vista sugli scaffali dei negozi.
Questo disco rappresenta un personalissimo tributo della band al cantante Bon Scott, scomparso nel febbraio del 1980: dopo alcune settimane di profonda crisi, i fratelli Young provinarono il cantante dei Geordie Brian Johnson, il quale diventerà presto parte integrante della band e contribuirà in maniera determinante a caratterizzarne il sound e renderlo veramente inconfondibile. Dopo alcune settimane di prove e una gestazione piuttosto breve, l'album fu pubblicato nel mese di luglio.
Vediamo la tracklist:
l'apertura è affidata alle "campane dell'inferno": la funerea e potentissima
Hell's bells sfrutta sin dall'inizio le qualità vocali del lead singer, ed il muro sonoro offerto dalle chitarre degli Young non lascia spazio ai dubbi. Gli AC/DC sono tornati, carichi ed aggressivi come non mai.
Shoot to thrill ci riporta all'hard boogie più selvaggio e scatenato, con un ritmo frenetico scandito da un Phil Rudd veramente in forma alla batteria, e ci conduce alla "pepata" traccia numero 3,
What you do fof money honey, decisa e frenetica nei riff e nei solos.
Le successive
Givin' the dog a bone, altro velocissimo boogie, e
Let me put my love into you, mid-tempo grintoso e compatto, ci presentano testi inequivocabili ed intenzioni piuttosto esplicite, e fanno da apripista a due masterpiece con cui l'album entra di diritto nella storia del rock: alla traccia 6 la titletrack, la monumentale
Back in black, quindi l'indimenticabile
You shook me all night long. Un uno-due che mette KO qualsiasi altro disco che voglia reggere il paragone...
Il ritmo sempre sostenuto e martellante di
Have a drink on me e della velocissima
Shake a leg ci accompagna in questo viaggio nel mondo dell'hard rock, che termina con un altro capolavoro, vero e proprio inno:
Rock'n'roll ain't noise pollution, un riff scolpito nella roccia con un solo da ricordare ed una prestazione vocale di Johnson altrettanto indimenticabile.
I 42 minuti e 8 secondi dell'album contengono 10 pezzi, di cui la metà sono ormai diventati dei classici del rock, veri e propri capisaldi, ed i restanti cinque brani sono tutt'altro che dei filler.
Un disco fondamentale che rappresenta quanto di meglio possa offrire la ricca discografia degli AC/DC, e che non dovrebbe mancare a nessun appassionato di musica.
Ora passo la palla agli altri... :)