I 100 migliori album secondo Rolling Stone: Recensioni!

Per scrivere articoli e biografie sui vostri chitarristi o musicisti preferiti, sui generi musicali e le band. Per farci conoscere il tuo idolo, per curiosità e gossip, insomma per parlare di musica in generale...

I 100 migliori album secondo Rolling Stone: Recensioni!

Messaggiodi Mauro80

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Nel 2003, la rivista Rolling Stone pubblicò un articolo che elencava quelli che, secondo una giuria scelta dalla redazione americana della famosa rivista, erano i 500 migliori album di tutti i tempi.

...facciamo un giochino? :-DD

Nonostante la classifica sia discutibilissima, prendiamo in considerazione le prime 100 posizioni... diamo un'occhiata agli album che ci piacciono e ne facciamo la recensione, indicando inizialmente il "piazzamento in classifica" ed il titolo dell'album + il nome dell'artista/gruppo.
Ci improvvisiamo scrittori e vediamo cosa ne salta fuori...

Mi raccomando niente commenti alla classifica altrimenti vengono fuori solo OT... :wink:


Mauro80
 
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I 100 migliori album secondo Rolling Stone: Recensioni

Messaggiodi Mauro80

Comincio io con...

73) Back in Black (AC/DC)

Poteva essere altrimenti? :x

Pubblicato nel 1980, l'album rappresenta LA pietra miliare dell'hard rock. E' il secondo disco più venduto della storia dopo "Thriller" di Michael Jackson, e a più di 25 anni dalla sua uscita rimane stabilmente in bella vista sugli scaffali dei negozi.

Questo disco rappresenta un personalissimo tributo della band al cantante Bon Scott, scomparso nel febbraio del 1980: dopo alcune settimane di profonda crisi, i fratelli Young provinarono il cantante dei Geordie Brian Johnson, il quale diventerà presto parte integrante della band e contribuirà in maniera determinante a caratterizzarne il sound e renderlo veramente inconfondibile. Dopo alcune settimane di prove e una gestazione piuttosto breve, l'album fu pubblicato nel mese di luglio.

Vediamo la tracklist:

l'apertura è affidata alle "campane dell'inferno": la funerea e potentissima Hell's bells sfrutta sin dall'inizio le qualità vocali del lead singer, ed il muro sonoro offerto dalle chitarre degli Young non lascia spazio ai dubbi. Gli AC/DC sono tornati, carichi ed aggressivi come non mai.
Shoot to thrill ci riporta all'hard boogie più selvaggio e scatenato, con un ritmo frenetico scandito da un Phil Rudd veramente in forma alla batteria, e ci conduce alla "pepata" traccia numero 3, What you do fof money honey, decisa e frenetica nei riff e nei solos.
Le successive Givin' the dog a bone, altro velocissimo boogie, e Let me put my love into you, mid-tempo grintoso e compatto, ci presentano testi inequivocabili ed intenzioni piuttosto esplicite, e fanno da apripista a due masterpiece con cui l'album entra di diritto nella storia del rock: alla traccia 6 la titletrack, la monumentale Back in black, quindi l'indimenticabile You shook me all night long. Un uno-due che mette KO qualsiasi altro disco che voglia reggere il paragone...
Il ritmo sempre sostenuto e martellante di Have a drink on me e della velocissima Shake a leg ci accompagna in questo viaggio nel mondo dell'hard rock, che termina con un altro capolavoro, vero e proprio inno: Rock'n'roll ain't noise pollution, un riff scolpito nella roccia con un solo da ricordare ed una prestazione vocale di Johnson altrettanto indimenticabile.

I 42 minuti e 8 secondi dell'album contengono 10 pezzi, di cui la metà sono ormai diventati dei classici del rock, veri e propri capisaldi, ed i restanti cinque brani sono tutt'altro che dei filler. Un disco fondamentale che rappresenta quanto di meglio possa offrire la ricca discografia degli AC/DC, e che non dovrebbe mancare a nessun appassionato di musica.

Ora passo la palla agli altri... :)


Mauro80
 
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Messaggiodi SoundOfDreams

Electric Ladyland (The Jimi Hendrix Experience) 54simo posto

Electric Ladyland
Jimi Hendrix
Electric Ladyland è una pietra miliare del rock,l’apoteosi della sua ricerca del suono e dello ... della sua chitarra consenziente.
Un album complesso nella sua genialità,risultato di influenze hard rock,allucinanti psichedelie
e blues elettrici.
Il disco che scandalizzò l’America puritana del ‘68 a causa di una copertina ritenuta pornografica ci porta con "Crosstown Traffic"in un vortice rock n’roll, un brano potente,selvaggio,cattivo che live verrà estremizzato fino alle fiamme dell’Inferno.
Ma è solo il preludio della successiva traccia,uno dei capolavori della storia:”Voodoo Chile”
La canzone suona come un blues elettrico,accattivante con l’organo di Winwood e il basso Casady (Jefferson Airplane),uno dei primi brani a a superare la classica durata delle canzoni .
Da segnalare la cover "Come On (Let the Good Times Roll)"di Earl King, che scatena un energia pura e si dimena in quattro assoli in altrettanto minuti. Un energico assolo di batteria a prepararci a quello che sarà uno dei pezzi più belli del disco:“Gypsy Eyes”dedicato alla madre di Jimi morta quando lui aveva undici anni.Il disco si chiude con uno dei pezzi più potenti e ad effetto di tutto il repertorio hendrixiano, un’altra testimonianza della sua vena Hard Rock "Voodoo Child (Slight Return)", con tre assoli intervallati da battute frenetiche.


SoundOfDreams
 
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Messaggiodi gianlo

THE VELVET UNDERGROUND - THE VELVET UNDERGROUND & NICO (13esimo posto)

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"Considerato a posteriori uno degli album fondamentali nella storia del rock, una pietra miliare cui numerosi artisti si sarebbero ispirati in futuro, l'album in realtà non riscosse un particolare successo al momento della sua pubblicazione. A testimonianza di questa duplice valenza dell'album, Brian Eno ebbe a dire: "Solo duemila persone comprarono Velvet Underground & Nico, ma finirono tutti per fondare un gruppo"." (da Wikipedia)

Questa band (tra i quali i più famosi componenti , Lou red e John Cale)nasceva dall'underground newyorkese degli anni '60 e rappresentava quell'avanguardia antipatica alla buona musica ma capace di attirare l'attenzione dell'artista del Pop Americano Andy Warhol, che si fece carico della produzione, firmando la copertina dell'album (la famosa banana), e invitando alla partecipazione la brillante cantante tedesca Nico. Nasceva così uno tra gli album più influenti nella storia del rock, una vera e propria pietra miliare capace di dare nuovo spunto e linfa vitale alla mondo musicale.

Artista Velvet Underground
Tipo album Studio
Pubblicazione 25 aprile 1967
Durata 48 min: 51 sec
Genere Rock d'avanguardia
Etichetta Verve Records
Produttore Andy Warhol
Tom Wilson
Registrazione ai T.T.G. Studios


gianlo
 
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Messaggiodi Dufresne

78 ) Harvest (Neil Young)

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Un album che vanta la partecipazione di molti ospiti, tra cui:
London Symphony Orchestra, Linda Ronstadt, Stephen Stills,
Graham Nash e James Taylor.


Heart Of Gold è stato il pezzo di maggior succeso dell'album,
numero uno negli Stati Uniti.

Emozioni uniche Neil Young riesce a darle poi anche con altri pezzi dell'album:
qui una bellissima versione live di Out on the Weekend ...mi unisco all'applauso finale nel video!

Harvest in una versione cover...

A Man Needs a Maid, sono innamorato di questo pezzo, una sensibilità nel tocco che adoro,
un grande neil young anche al pianoforte!

Are You Ready for the Country? ...una brillante versione con Waylon Jennings del 1984,
toni brillanti per un country decisamente divertente

Old man è una song deliziosa, Neil Young riesce a suggestionare con le sue atmosfere ed i fraseggi di chitarra

There's a World

qui una bella cover di alabama

The Needle and the Damage Done ...ciapate questa versione live! Neil Young at Live Aid, Philadelphia

L'album termina con words

Insomma, un album che secondo merita una posizione più in alto, ma non importa...tanto per me è tra i primi 20 :-)


Dufresne
 
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Messaggiodi Salentu

Jethro Tull – Aqualung posizione 337

-Un album veramente molesto-

L’album più innovativo dei Jethro Tull, il gruppo è stato fondato da Ian Anderson (voce e flauto)… quest’album precursore del rock-progressive è caratterizzato da sfumatore blues rock e uno stile decisamente barocco… l’album è stato registrato nel 1971.

[L'album colpì il pubblico grazie alla celebre copertina raffigurante un barbone molto somigliante al leader del gruppo Ian Anderson. L'immagine impressiona soprattutto per la crudezza dell'espressione e dello sguardo del volto di Aqualung, cui fa da contraltare un manifesto che reclamizza eleganti vacanze natalizie.
Pare che il titolo dell'album derivi dal rantolo roco del barbone simile - secondo Anderson - al rumore di un respiratore artificiale (l'Aqualung ne è un modello particolare).
Le liriche raccontano in maniera aspra la vita di Aqualung, fallimentare a scuola come nelle relazioni interpersonali. Unico suo interlocutore possibile resta Dio al quale in punto di morte - in un ultimo rantolo rabbioso - Aqualung dedica solo parole sprezzanti.
Grande prova di maturità per i Jethro Tull, che dimostrarono in Aqualung e nel successivo Thick as a Brick di essere molto più che "menestrelli progressivi", come forse potevano apparire alla luce delle prove precedenti.] tratto da wikipedia

1. 1-Aqualung - 6:31
2. Cross-Eyed Mary - 4:06
3. Cheap Day Return - 1:21
4. Mother Goose - 3:51
5. Wond'ring Aloud - 1:53
6. Up To Me - 3:14
7. My God - 7:08
8. Hymn 43 - 3:14
9. Slipstream - 1:13
10. Locomotive Breath - 4:23
11. Wind Up - 6:01

per chi volesse consultare testi e traduzioni
Ultima modifica di Salentu su , modificato 10 volte in totale.


Salentu
 
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Messaggiodi Jean

Posizione 162 Radiohead - Ok Computer

Anno: 1997
Beh ke dire? La posizione 162 di questo album, insieme alla 332 di Lateralus dei Tool (band ke, secondo me, ha rivoluzionato il panorama mondiale), sono 2 giudizi molto approssimativi.
Ok Computer è ormai nella storia della musica.
Di quella musica ke negli anni 90 sfornava gruppi e nuove sonorità ad una velocità frastornante.
La grande semplicità e, al tempo stesso, interiorità dei Radiohead si è espressa a pieno in questo disco. Riff dolci e sognati mescolati con suoni molto più duri.
Come tutti i dischi dei Radiohead, nn è immediato. Richiede più di un ascolto per apprezzarlo in pieno, ma quando ti è entrato dentro si inizia un viaggio ke ha come meta la tua anima.
Si inizia con la futuristica e spaziale "Airbag", per passare alla commovente "Paranoid android" (tanto triste quanto bellissima). Questa sarà il primo estratto del cd, correlata anke da un video a fumetto.
L'ecletticità dei Radiohead li conduce nella psichedelia di "Subterrenean homesick alien".
Poi altre due perle, "Let down" e "Karma police", più melodiche e forse per questo sottovalutate. “Fitter happier”, una vero e proprio riassunto del mondo moderno e poi la horror song “Climbing up the walls” (con gli archi finali da brivido) a cui si oppone la dolcissima “No surprises” (il cui testo contrasta però con la positività della melodia); di seguito abbiamo la sconsolata “Lucky”e infine la chiusura più degna che era possibile trovare, “The tourist”!!

CAPOLAVORO ASSOLUTO


..Perciò io maledico il modo in cui sono fatto, il mio modo di morire sano e salvo, dove m'attacco
il mio modo vigliacco di restare sperando ke ci sia quello ke nn c'è
«Meglio esserci lasciati che non esserci mai incontrati.»
Jean
 
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Messaggiodi dolciste

46) Legend (Bob Marley and The Wailers)

Album tributo al leader incontrastato del reggae, ad un uomo che ha dato voce e speranza al popolo giamaicano e a tutto il complesso mondo dei rastafari, ovvero coloro che riconoscono come unico loro Dio Hailè Selassiè, re etiope ormai deceduto il cui titolo era Ras Tafari (ovvero Signore dei Signori).

Il disco in questione è il disco reggae con il maggior numero di vendite di tutti i tempi. . L'album è stato pubblicato in 3 formati diversi: disco in vinile, versione CD e versione deluxe (2 dischi )

L'album contiene i maggiori successi di Bob.

Ecco la tracklist della versione deluxe:

Disco 1

Is This Love - 3:52
No Woman, No Cry (Vincent Ford, live) - 7:07
Could You Be Loved - 3:55
Three Little Birds - 3:00
Buffalo Soldier (Bob Marley/N.G. Williams) - 4:17
Get Up, Stand Up (Bob Marley/Peter Tosh) - 3:16
Stir It Up – 5:33
Easy Skanking - 2:58
One Love/People Get Ready (Bob Marley/Curtis Mayfield) - 2:51
I Shot the Sheriff - 4:41
Waiting in Vain - 4:15
Redemption Song - 3:49
Satisfy my Soul - 4:32
Exodus - 7:36
Jamming - 3:31
Punky Reggae Party - 6:52
Disco 2

One Love/People Get Ready (extended version, Bob Marley/Curtis Mayfield) - 7:01
Waiting in Vain - 5:56
Jamming - 5:35
Three Little Birds (dub version) - 5:20
Could You Be Loved - 5:26
No Woman, No Cry (Vincent Ford) - 4:11
Coming in From the Cold - 5:42
Buffalo Soldier (Bob Marley/N.G. Williams) - 5:25
Jamming - 3:22
Waiting in Vain - 4:12
Exodus - 8:50
Lively up Yourself - 5:18
One Love/People Get Ready (dub version) (Bob Marley/Curtis Mayfield) - 4:56

Difficile scegliere e "classificare" i pezzi migliori, sinceramente io mi ascolterei di continuo l'80% del disco.

Come posso citare No Woman No Cry e non citare Buffalo Soldier, o Exodus, o Redemption Song, o I shot the Sheriff, o Cuold you be loved ? IMPOSSIBILE

Voto personale. 9
Commento : IMPERDIBILE


Nella vita non contano i respiri, ma i momenti che ti hanno tolto il respiro. (X Tritologol è di Carlin)

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Messaggiodi Cost90

43) The dark side of the moon - Pink Floyd

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Con questo fantastico album del 1973, i Pink Floyd ricevono la loro consacrazione mondiale con un album tra i più venduti della storia e che rimase in classifica fino agli anni '80


1)Speak to me
2)Breathe

Queste due tracce sono in realtà una sola,e sono caratterizzate la prima da una serie di rumori che poi si risentiranno anche nel corso di tutto il cd,
e la seconda da una melodia molto rilassante in cui gilmour usa il bottleneck, con slide semplici ma di effetto.

3)On the run
Traccia strumentale in cui risentiamo un pò dell'influenza spaziale tipica del periodo di Barrett
4)Time
5)Breathe reprise

Uno dei capolavori dei Pink Floyd, testo stupendo, inizio tra i più celebri con la famosa sveglia e un grande assolo di Gilmour, attaccata alla fine della canzone
c'è la 5°traccia che non è altro che la ripresa di un pezzo della 2°.

6)The great gig in the sky
Bellissima canzone sia dal punto di vista musicale che canoro, infatti troviamo un assolo di voce di una delle coriste(Clare Torry) che resta uno dei più belli in assoluto.
7)Money
Altra pietra miliare del rock contenuta in questo cd, come il riff di basso in apertura, stupendi sia l'assolo di sax che quello di chitarra che si susseguono in modo perfetto.
8)Us and them
Canzone molto romantica, con un bellissimo arpeggio e dei fraseggi di sax stupendi, il ritornello sembra esplodere e poi implodere per tornare al normale tono della canzone.
9)Any colour you like
Altra canzone strumentale, incentrata all' inizio su un assolo di tastiera e poi su uno di chitarra
10)Brain damage
11)Eclipse

Altre due canzoni "fuse insieme",molto significativo il testo, incentrato sul tema della pazzia e con tanti rifermenti e metafore sul
"lato oscuro della luna che in realtà non esiste perchè è tutto oscuro"
Celeberrima la risata che di tanto in tanto compare nella canzone.


E' un album fantastico, che contiene incredibili varietà di suono e quasi tutte le canzoni di quest album sono veri e propri capolavori.
A mio parere e tra gli album più belli e completi mai realizzati.


-1,2,3,4,5,6... Il numero perfetto...
-Ma non era 3 il numero perfetto?
-Sì...ma io ho 6 colpi...
Il buono, il brutto e il cattivo
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Messaggiodi Mauro80

75) Led Zeppelin II (Led Zeppelin)

Il 31 ottobre 1969 il dirigibile torna a solcare i cieli del rock’n’roll con un album che passerà alla storia. Composto in pochi mesi su pressioni della casa discografica dopo il devastante successo dell’album d’esordio, questo seguito è stato assemblato con incisioni fatte tra un concerto e l’altro, sulla base di riff e testi composti frettolosamente, a volte anche “rubacchiati” qua e là (come dimostreranno le diverse cause di plagio intentate agli Zeppelin nel corso degli anni).
Il risultato è comunque sbalorditivo, il gruppo si conferma tra i più promettenti e creativi della scena musicale di fine anni ’60, e questo disco è una vera e propria dichiarazione di guerra: riff duri e indimenticabili si alternano ad allucinati e allucinanti viaggi psichedelici, tenere ballads prendono spazio per poi lasciarlo al blues, ai ritmi scanditi da John Bonham o alle alchimie chitarristiche e vocali di Page e Plant, per una varietà sonora che lo rende un disco immancabile per ogni amante del rock. In questa produzione gli dei del R’n’R scolpiscono le tavole della legge, dettando i comandamenti per tutta la futura musica hard & heavy.

Ecco la tracklist:

1) Whole lotta love: uno dei riff più famosi della storia dà il via a questo pezzo, in cui la voce di Plant è un furioso ruggito accompagnato e sottolineato dalla chitarra di Jimmy Page, il quale si prende il suo spazio con un altrettanto furibondo assolo che precede il primo viaggio psichedelico dell’album. Treni in corsa, amplessi e bottoni schiacciati a caso costituiscono il tema centrale del brano, che poi torna a farsi nuovamente duro nel finale.
2) What is and what should never be: classico pezzo zeppeliniano in cui parti lente tipiche di una ballad si alternano a momenti più duri e acidi, per un risultato difficilmente imitabile da qualsiasi altra band si volesse mettere a paragone…
3) The lemon song: brano “incriminato” che portò il gruppo nelle aule dei tribunali, questo fenomenale rock-blues adattato da uno standard dell’urlatore Chester “Howlin’ Wolf” Burnett e condito con frasi tipiche di Robert Johnson acquista una vita propria grazie alle acide tonalità vocali di Plant, sempre sottolineate dalla chitarra di un Jimmy Page più smagliante ed in forma che mai.
4) Heartbreaker: altra perla dell’album, questo capolavoro della durata di 4 minuti e 14 secondi racchiude in sé i fondamenti del rock: voce possente, ritmiche assassine, energia devastante e grinta da vendere. Terrificante l’assolo centrale di Page…
5) Thank you: dolcissima ballata in cui la voce di Robert Plant diventa un sussurro ed accarezza l’ascoltatore, cullandolo sino al finale condotto magistralmente dalle tastiere di John Paul Jones.
6) Living loving maid (she’s just a woman): 2 minuti e 39 secondi di puro rock’n’roll, senza pretese e senza troppi fronzoli. Riff solido, strofa molto semplice e cori esaltati al massimo della potenza. Fila liscio come l’olio.
7) Ramble on: anche questo diventerà un classico del repertorio degli Zeppelin, brano dalle ritmiche incessanti e ossessive (ma mai invadenti), con uno spiccato sapore country-folk che si alterna ad un ritornello che, all’opposto, è duro e netto. I cambi di atmosfera in questo pezzo richiamano alcune situazioni del primo album, che saranno riprese dal gruppo con sempre maggiore insistenza (che andrà a volte a sfociare in ripetitività) nei lavori futuri.
8 ) Moby Dick: pezzo strumentale che si apre con un riff di chitarra al quale segue uno stupefacente assolo di batteria di “Bonzo” Bonham; nei live sarà questo un momento di riposo per la band, ed un’occasione per il batterista di mostrare la propria abilità dietro i piatti, facendo diventare il brano un vero e proprio “must” della durata mai inferiore ai dieci minuti.
9) Bring it on home: chiusura col botto. Il pezzo prende il via con sola voce ed armonica (anche in questo caso più di un dubbio sulla paternità del brano), per poi trasformarsi ancora una volta in un capolavoro di hard rock grazie alle laceranti parti di chitarra di Page ed alla rabbiosa voce di Plant. Veramente un degno finale per un album che non presenta punti morti.

Con questo lavoro i Led Zeppelin confermano le promesse degli esordi, e superano nelle classifiche mostri sacri come Beatles e Rolling Stones: 138 settimane di permanenza nella classifica di “Billboard”, per un mese e mezzo al primo posto. Gli dei hanno preso il posto che gli spetta nell’olimpo del rock.


Mauro80
 
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Messaggiodi andrechallant

10) THE BEATLES- the beatles
(22 Novembre 1968)

Viene subito all'occhio questo disco per la copertina completamente bianca, con la sola scritta ''BEATLES'' in rilievo e il numero, sempre in rilievo su un angolino... Proprio la copertina bianca suggerisce un senso di unione, invece il disco e' per lo piu' un insieme di contributi individuali. Addirittura Ringo Starr abbandono' la sala prove due settimane per il fatto che si sentiva inutile, ma al suo ritorno, George Harrison gli fece una sorpesa decorando la batteria con dei fiori colorati. Rimane comunque uno degli album migliori della band contente sia ballate nel classico stile dei beatles, sia brani sperimentali.
Le tracce si dividono su due dischi, nell'elenco sono segnate le tracce individuali dei componenti del gruppo.

Tracce

1. Back in the USSR (Paul McCartney)
2. Dear Prudence (John Lennon)
3. Glass Onion (John Lennon)
4. Ob-La-Di, Ob-La-Da (Paul McCartney)
5. Wild Honey Pie (Paul McCartney)
6. The Continuing Story of Bungalow Bill (John Lennon)
7. While My Guitar Gently Weeps (George Harrison)
8. Happiness is a Warm Gun (John Lennon)
9. Martha My Dear (Paul McCartney)
10. I'm So Tired (John Lennon)
11. Blackbird (Paul McCartney)
12. Piggies (George Harrison)
13. Rocky Raccoon (Paul McCartney)
14. Don't Pass Me By
15. Why Don't We Do It in the Road? (Paul McCartney)
16. I Will (Paul McCartney)
17. Julia (John Lennon)
18. Birthday (Paul McCartney)
19. Yer Blues (John Lennon)
20. Mother Nature's Son (Paul McCartney)
21. Everybody's Got Something to Hide Except Me and My Monkey (John Lennon)
22. Sexy Sadie (John Lennon)
23. Helter Skelter (Paul McCartney)
24. Long, Long, Long (George Harrison)
25. Revolution (John Lennon)
26. Honey Pie
27. Savoy Truffle (George Harrison)
28. Cry Baby Cry (John Lennon)- cantata interamente da Ringo Starr
29. Revolution 9 (John Lennon- Y. Ono )
30. Good Night

Curiosità
Da sottolineare la presenza di 'While my guitar gently weeps, una delle migliori della storia della band e ''Savoy Truffle'' incentrata sulla passione di Clapton (che era amico di Harrison) per i dolci
Happiness is a warm gun fu censurata dalla BBC per accenni al sesso e alla droga .
A me ha dato i brividi dall'inizio alla fine (a meno che fosse colpa della puntina difettosa del giradischi), eliminerei dall'album solo Revolution 9, ma nel complesso un bellissimo lavoro.


''Parlare di musica è come ballare di architettura.'' [F.Zappa]

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Pink Floyd- The Dark Side Of The Moon

Messaggiodi lele beck's

PINK FLOYD- THE DARK SIDE OF THE MOON (n°43)

Non c'è nulla al mondo come questo album!!!
il minuto di speake to me è incredibile per come fa salire l'adrenalina, la tensione, l'angoscia, la paura... poi arriva l'urlo disperato che introduce breathe, canzone veramente eccezionale... bellissima.... on the run è il ritorno alla tensione, all'angoscia, i suoni elettronici di questo pezzo sono prorpio dei capolavori!! l'esplosione è solo il preludio allo scocco delle sveglie di time, canzone epica, famosissima, con un assolo davvero superbo e difficilmente dimenticabile; nel finale del brano c'è una bellissima ripresa di breathe... che conduce a ciò che per me rappresenta uno dei momenti più belli della storia stessa della musica: the great gig in the sky!! come definire questa canzone... epica!! un assolo di voce e un lavoro stupendo di richrd wright... dieci e lode è troppo poco! poi arriva money... brano decisamente più allegro e con un bel pezzo di chitarra e sax; arriva poi us & them, canzone lenta e romantica con un bel assolo di sax... poi comincia la parte finale con any colour you like... davvero splendida!! nulla da dire su questa canzone stupenda!! brain damage e eclipse sono il giussto finale per l'album a mio avviso più bello di sempre!!! ciao... complimenti perquesta idea che hai avuto!!
Ultima modifica di lele beck's su , modificato 1 volte in totale.


voi ridete di me perchè sono diverso... io rido di voi perchè siete tutti uguali! (Jonathan Davis)
lele beck's
 
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Messaggiodi SoundOfDreams

Ho capito di che album stai parlando ma meglio se lo modifichi e lo presenti con nome scritto bello grande,posizione in classifica e magari anche lafoto del disco


SoundOfDreams
 
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Messaggiodi lele beck's

eh... abbi pietà... sono nuovo da queste parti!!


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Messaggiodi FCRonin

18. Born To Run / Bruce Springsteen

Un disco che si potrebbe definire come un grande romanzo americano. Si apre con un sussurro di armonica che introduce quella che è forse la canzone più bella mai composta da Bruce, Thunder Road, parlandoci dell'amore per una ragazza comune, no la solita bellezza idealizzata da canzone pop. Il desiderio di fuggire insieme, di lasciare "questa città di perdenti" alle proprie spalle. Poi Backstreets, e i suoi racconti di amicizie estive, struggente eppure potente come solo un grande inno rock può essere.
La title track è un manifesto della voglia di affrontare il destino guardandolo in faccia, l'icona di una generazione. Poi Jungleland, che chiude il disco con un affresco epico di New York, raccontata come neanche Bob Dylan è mai riuscito a fare. 10 minuti di canzone che contengono il miglior assolo di sax che si sia ascoltato.
Un disco incredibile, da dove esce tutta la potenza della E-Street Band al suo massimo. Un capolavoro dal punto di vista musicale e poetico, in cui Bruce si rivela come il più grande scrittore Americano.


Quando sei su un palco non fai musica per 47 dollari e mezzo. Quello che fai è dare a chi ti viene a vedere qualcosa che per quella cifra non potrebbero comprare. (Bruce Springsteen, 1978)
FCRonin
 
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