Ciao ragazzi!
Qualche giorno fa mi sono divertito a trascrivere il solo di Bireli Lagrene su Cherokee e per aumentare il livelo di difficoltà e sfidare me stesso ho provato ad eseguirlo per intero ad occhi chiusi.
Avete mai provato?
Ho notato che lavorare così mi ha portato a pensare diversamente; doversi "immaginare" la tastiera non è la stessa cosa di vederla e col tempo si tende più a lavorare con le orecchie e una forma di intuito che ti permette di localizzare la posizione delle dita sulla tastiera..
Avete mai provato? Che ne pensate?
con i giusti approcci e approfondimenti potrebbe essere un modo per sfuggire ai soliti meccanismi geometrici veicolati dalla nostra vista e memoria fotografica