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Parleremo qui del setup che SRV (Stevie Ray Vaughan) era solito utilizzare per amplificare il proprio suono e dargli tutte quelle sfumature che lo rendevano a volte pesante ed aggressivo, tagliente ed infuocato, altre volte gentile e raffinato, o ancora pieno, caldo e dai bending e vibrati ricchi di "sustain" (ovvero dalla lunga durata delle note).

Piccola premessa: di sicuro non è solamente l'aspetto "impiantistico" che rende particolarmente apprezzato il sound di Stevie Ray Vughan, buona parte del lavoro è svolta anche dalle chitarre ma soprattutto dalle mani, dal tocco e dal feeling che questo grandissimo chitarrista aveva con il proprio strumento.

Tornando al discorso setup, girando qua e là per internet, in molti forum di chitarristi si può leggere una domanda più o meno ricorrente:

"Come fare per ottenere un suono simile a quello di SRV?"

I commenti a riguardo si sprecano, anche se le risposte sono circoscritte ad una serie di indicazioni che essenzialmente riguardano gli amplificatori e l'utilizzo dei pedali che Stevie ha utilizzato nella propria carriera.

In proposito ci sono pochi dubbi, si può affermare che sicuramente fino al 1988 l'amplificazione era affidata a dei Fender Super Reverb 4X10 e Fender Vibro-Verb 1X15 collegati tra loro in parallelo, mentre l'utilizzo di pedali si limitava ad un Univox Univibe, uno o due Ibanez Tubescreamer (TS-9 e TS-808) ed uno wah-wah della Vox.

Ci si trova davanti ad un po' più di confusione se si cerca di distinguere il setup da studio da quello utilizzato nei live: probabilmente nelle ultime fasi della carriera, ci fu un passaggio definitivo dall'amplificazione Fender a quella Marshall (come testimoniato anche dal diverso sound dell'album "In step" del 1989), con l'utilizzo di testate JCM da 100 e 200 watt e altre.

Schema riassuntivo, relativo all'amplificazione:

E questo relativo, invece, agli effetti:

Le scelte di Vaughan riguardo gli amplificatori furono un elemento chiave del suo potente e "spesso" tono.

Sul palco, fece funzionare diversi amplificatori in parallelo con combinazioni che modifico' durante tutta la sua carriera.

Agli inizi degli anni 80, usava due combi 1x15 Fender Vibroverb del 63.

Il Vibroverb fu uno degli amplificatori preferiti da Vaughan, e piu' tardi, durante la sua carriera, uso' una Vibroverb per potenziare un cabinet di uno speaker Leslie.

Alla fine degli anni 80, uso' un paio di combi 4x10 Fender Super Reverb della meta'degli anni 60.

A volte, aumentava il setup del suo amplificatore con una testa da 150 watt di un Dumble Steel String Singer.

Vaughan suono' anche con vari Marshalls, sia sul palco che in studio.

Agli inizi degli anni 80, usava un combo 2x12 Marshall Club And Country.

Durante la registrazione di "In Step", Vaughan suono' con diverse teste Marshall, comprendenti un JCM800 da 100 watt e 200 watt, un Marshall Major Super P.A. e dei Super Leads.

I Majors erano collegati a cabinets Marshal da 4x12 e 8x10.

Altri amplificatori usati nelle sessioni di "In Step" comprendono un Fender Twin del 62, un Fender Bassman 4x10 del 59, un Fender Harvard e un Magnatone.

C'erano solo pochi pedali nell'equipaggiamento degli effetti di Vaughan.
Il suo effetto preferito era uno Ibanez Tube Screamer, che uso' principalmente per aumentare il suo segnale per gli assolo.

I suoi altri pedali per gli effetti furono un Fuzz Face, una Octavia e un Vox wah-wah.

Nello studio, uso' a volte due pedali wah-wah, un Univibe e un unita' Fender Vibratone per effetti Leslie.

Come vediamo, un setup piuttosto semplice ed eventualmente raggiungibile con una spesa non eccessiva.

A mio avviso, una soluzione "semplificata" più che dignitosa potrebbe essere rappresentata da:

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