dollo ha scritto:no ma le scale le ho capite,,però ad esempio nel topic:Costruire una scala,,,quando te never,metti i box della scala maggiore della tonalita do do...non capisco cosa centrano quelle ditteggiature, dalla solita scala maggiore:do re mi fa sol la si do: come si ricavano?
Ci ho riflettuto un pò e, credo, tu abbia un pò di confusione.
Non credo neanche di aver proprio capito le tue perplessità, però vediamo di fare ulteriore luce ed un passo indietro.
allora: le scale sono fatte ovviamente di note. Tutte le scale fanno riferimento alla scala naturale di Do: questa per partito preso (è così e basta... e non ci sono santi) è fatta da: do re mi fa sol la si do (l'ultimo do è un'ottava sopra)
Ora l'analisi che si fa su quasta scala è di due tipi: sono tutte qui le note? a che distanza sono le une dalle altre?
Partiamo dal presupposto che ciò serve SOLO a livello teorico... quindi di approfondimento e che per seper suonare non sono nozioni strettamente necessarie.
Prima risposta... oltre alle note diciamo principali, ci sono i bemolli e i diesis... quindi ci sarano altre note...
Seconda risposta... lasciando perdere bemolli e diesis gli intervalli per costruire tutte le altre scale sono da ricondusri a quella di DO che ne detta le regole...
Oramai sappiamo che tra il Mi ed il Fa e che tra il SI ed il Do c'è la distanza di un semitono, mentre tra le latre note c'è un tono pieno.
Così la scala di Do è formata da TTs TTTs... Fin qui è tutto chiaro?
Passiamo oltre: tutte le scale maggiori avranno lo stesso schema: TTsTTTs
parti da una nota qualsiasi e trova tutte le note di quella scala. Solo che qui il discorso si complica perchè occorre prendere anche le note con i bemolli o con i diesis...
Nei link del commento di DUF trovi tutte le scale...
Andiamo ancora oltre: la tastiera della chitarra è geometrica, permette cioè di prendere una data diteggiatura e trasportarla uguale uguale lungo i tasti usando sempre le medesime dita ed il medesimo schema...