Anche se sono nuovo mi permetto di scrivere questo piccolo articolo perche per me questo musicista e davvero un idolo insieme a john petrucci...Nato il 22 luglio 1970 (altre fonti sostengono che sia nato invece il 22 luglio 1969), Jason Becker era un chitarrista metal neo-classico che già a 16 anni godeva di ottima fama come chitarrista tecnico-virtuoso, come componente dei Cacophony insieme a Marty Friedman, anch'egli chitarrista.
A 20 anni fu chiamato a fare parte della band di David Lee Roth per prendere il posto di Steve Vai.Gli fu diagnosticata la sindrome di Lou Gehrig nota anche come ALS (Sclerosi laterale amiotrofica), una malattia che colpisce il sistema motorio impedendone completamente il funzionamento; per questo Jason fu costretto a lasciare il tour. L'album al quale Jason Becker ha contribuito, A Little Ain't Enough (1991), vinse il disco d'oro e fu molto frustrante per Jason non poter suonare dal vivo le sue canzoni, questo album viene tuttora considerato il miglior album della band di David Lee Roth.
Come molti chitarristi neo-classici, Becker si ispirò al lavoro del prodigioso violinista Niccolò Paganini, l'interpretazione del chitarrista del Capriccio Op.1 #5 di Paganini è se possibile la più eloquente dimostrazione della sua maestria con la chitarra e anche la mia preferita, veramente un pezzo stupendo che lascia a bocca aperta.
Molto famosa è anche la sua cover di "Black Star" di Yngwie Malmsteen, un video che circola su internet lo ritrae mentre la suona ad una rappresentazione scolastica con tanto di preside che si arrabbia per il volume troppo alto.
Becker è noto per la sua velocità di esecuzione, ma nonostante ciò, diversamente da altri chitarristi neo-classici, lui preferiva la melodia in completo assolo per poter mostrare le sue abilità. Jason crebbe musicalmente con Marty Friedman, insieme produssero molte canzoni e da lui fu influenzato mentre raggiungeva le più elevate vette della tecnica chitarristica; le loro linee melodiche rimangono tuttora un marchio inconfondibile e un esempio da studiare per una moltitudine di chitarristi.
Nonostante la sindrome di Lou Gehrig gli avesse tolto la capacità di suonare la chitarra, di camminare e anche di parlare, la sua mente rimase completamente lucida e aiutato da un computer continua a comporre musica e produce album con l'aiuto di altri musicistid.