Non so se sono felice, sicuramente non lo sono in modo costante. Ma non mi interessa più di tanto. Considero la felicità un momento, come la tristezza, dovuto ad eventi o situazioni particolari; e in quanto tali, non possono essere uno stato costante, essendo dei picchi di uno stato emotivo. E' bello dire "in questo momento sono felice", "questa cosa mi rende felice", ma poi passato l'attimo è giusto non esserlo più, per poi riapprezzare a pieno il momento successivo.
Io sono sereno, costantemente sereno (non sono un fenomeno, è pura fortuna di avere un carattere fatto così), e non è la stessa cosa dell'essere felici, ma questa è una mia situazione stabile, che mi ha sempre permesso e mi permette di affrontare i momenti brutti con lo spirito giusto e i momenti belli, di felicità, godendone appieno, proprio perchè sono momenti.
Quindi, per rispondere alla domanda, la felicità per me è un bellissimo, momentaneo sussulto emotivo che si aggiunge alla mia serenità. E questo sussulto mi viene da tantissime cose, grandi o piccole che siano. Impossibile elencarle tutte, anche perchè sicuramente non le saprei nemmeno dire. Può essere un gesto, una telefonata, uno sguardo, l'abbraccio di un amico, la felicità di una persona a cui tengo. Insomma, in generale, un episodio che mi fa dire "in questo momento ciò mi rende felice", e che poi passa, in attesa dell'episodio successivo.