di M4v3rIck
Allora, due cose.
Quando ho parlato di distrofico era per citare una delle tantissime malattie distruttive che possono rendere un uomo inutilizzabile. Questa cosa la scrissi nel periodo dell'appello del presidente dell'associazione Luca Coscioni, Paolo wlby, che è un malato di distrofia.
Seconda cosa. Un vegetale non è libero di amare. Nè di essere amato. E per amare intendo provare quella corrispondenza di amorosi sensi. Corrispondenza significa dare, e ricevere. Un uomo che conduce in uno stato di paralisi la sua vita, seduto su una sedia a rotelle è libero di amare come lo sono io di amare una zucchina. E' libero di amare Nicole kidman, come lo sono io. Ma non è libero di avere un appuntamento, di corteggiare una donna, o un uomo. non riceve un bel nulla, proprio da nessuno. E se fosse gay? Immaginate un distrofico gay? Quante probabilità ha di potersi innamorare?
Anche io lavoro in una comunità di questo genere. Tutto quello che noi proviamo, e questo te lo posso giurare, è semplice, pura, egoistica, dannatamente cattiva pietà. Ne ho conosciuto davvero poche di persone che hanno amato queste persone. E non mi bastano, per poter dire che loro possono essere amati da tutti.
E' un argomento difficile, difficile da spiegare a parole scritte. Non vogliate leggere nessuna nota di cattiveria, o un senso di superiorità nelle mie. Anzi. Ritengo solo che chi non ce la fa a vivere, non deve morire. Ma se lo vuole, e' compito di uno stato del duemilasei, è compito di una chiesa senza età, permetterglielo.
"Se non sai cos'è... è JAZZ!" J. R. Morton Practices makes perfect.